Pesco

PESCO

Descrizione

A lungo primo produttore mondiale, ancora oggi, l’Italia è seconda solo alla Cina, mantenendo una produzione costante, variabile tra 15 e 17 milioni di quintali, pari a quasi il 40% della produzione europea. Il pesco è originario della Cina dove è uno dei fruttiferi maggiormente coltivati e ha trovato nei paesi intorno al Mediterraneo un secondo importantissimo centro di coltivazione.

Il miglioramento genetico mondiale di questa specie è il più attivo in assoluto e ogni anno licenzia un centinaio di nuove cultivar.
Questa abbondanza nella innovazione varietale ha arricchito la già numerosa tipologia commerciale (pesche bianche e gialle, nettarine bianche e gialle, percoche) di nuove categorie (polpa dolce o sub- acida, polpa equilibrata, polpa acidula, pesche e nettarine piatte, pesche e nettarine a polpa rossa). Una ulteriore innovazione varietale di rilevante importanza per le aree e i paesi subtropicali è la introduzione in commercio di pesche e nettarine a basso fabbisogno in freddo (da 100 a 400 ore di “freddo”) che hanno consentito l’espansione della peschicoltura nei paesi della Riva Sud del Mediterraneo con produzioni che arrivano sui mercati a partire da metà aprile.

Anche nel settore dei portainnesti si registrano numerose interessanti novità che gradualmente stanno sostituendo il GF 677 in quelle condizioni di terreno dove questo non è idoneo (presenza di nematodi, presenza di marciume radicale da Armillaria, terreni asfittici, necessità di controllare la vigoria della pianta o di anticipare la maturazione dei frutti delle cultivar precocissime, ecc.).

Anche le forme di allevamento si stanno evolvendo e sempre maggiore favore raccolgono quelle in volume interpretate in modo moderno come il vasetto ritardato e il vaso catalano che consentono la riduzione dei costi di impianto e di gestione della chioma.

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